Tecniche di lavorazione

Tornitura : in generale è la lavorazione di un pezzo in rotazione, ma si può fare una distinzione di massima tra diverse situazioni:

Tornitura longitudinale :   è il caso più comune, e si esegue sul classico tornio da legno; la fibratura del legno è disposta lungo l’asse di rotazione. Si può eseguire “tra le punte”, cioè col pezzo sostenuto alle estremità tra la testa del tornio e la contropunta, oppure a sbalzo, col pezzo sostenuto da una sola parte. Ha per oggetto la realizzazione di gambe per tavoli e sedie,  colonne e capiscala, piedi a cipolla, nonché oggetti di piccole dimensioni come pomoli, pinnacoli, ecc.

Tornitura frontale : riguarda la lavorazione di pezzi che hanno nel diametro la dimensione maggiore, e si esegue su un tornio detto frontale, perché privo della contropunta e del banco di appoggio; la testa è libera fino al pavimento. Il poggiautensili è disposto su un basamento separato dal corpo della macchina, la quale è ridotta, in estrema sintesi, ad un albero che gira. Sull’albero viene montato un disco di supporto (plateau), di diametro conveniente, atto al fissaggio dei pezzi. Oggetto di questa tecnica sono soprattutto anelli costruiti a segmenti e lavorati a sgorbia; dagli anelli torniti, o da porzioni di essi, si ottengono oblò, profili curvi , coprifili per porte ad arco o porte bombate, paraspigoli, zoccolature curve, archi, cornici tonde, ecc… La dimensione lavorabile può superare il diametro di 2 metri. Nota : esistono dei casi intermedi tra le due situazioni di lavoro di cui ho parlato; ad esempio, i piatti, il vasellame si eseguono sul tornio comune, limitato nelle dimensioni, ma sono di fatto delle torniture frontali. Molti torni poi dispongono di testa pivotante, il che li rende “bivalenti”. La distinzione serve a dare un’idea delle possibilità operative, a volte molto diverse tra loro; ma una distinzione schematica non è poi così importante…

Tornitura ellittica: è un’altra tornitura frontale, che si esegue montando una testa speciale. Ormai praticamente scomparsa, si usava una volta (ma io la uso ancora) soprattutto per realizzare cornici. I tornitori, almeno nella zona del cremonese, fino agli anni 60-70, la praticavano correntemente, e a quanto ne so le teste cosiddette “per ovali” erano spesso autocostruite.

Tornitura meccanica (su tornio per metalli): che c’entra col legno ? C’entra moltissimo! Per un artigiano avere un tornio parallelo vuol dire poter costruire un’infinità di accessori , utili magari per una singola occasione, senza dipendere da nessuno e senza costi particolari ! Questo sancisce la differenza tra poter eseguire o meno un dato lavoro. Può servire anche nella lavorazione del legno, anche se bisognerebbe montare degli utensili più adatti al legno : io ci eseguo torniture di piccoli pezzi cilindrici, spine o calibrature ripetitive di parti di uguale diametro, ecc.

Tornitura seriale : io uso per lo più torni manuali; ma le lavorazioni seriali si possono anche meccanizzare !

Scorniciatura : lavorazione di fresatura, per lo più su toupie; grazie all’ autoproduzione di utensili sagomati posso eseguire profili a piacere , anche per quantità ridottissime, sia di parti diritte che curve. Naturalmente, essendo orientato alle lavorazioni di parti curve, la configurazione prevalente della macchina è quella del lavoro “all’albero”, con i vari tipi di guida. In moltissimi casi questa tecnica è complementare alla tornitura frontale; ad esempio nella produzione di profili.

Giunzioni a pettine : tecnica fondamentale per la preparazione di tutti i pezzi curvi, sia chiusi (anelli tondi e ovali) , che aperti (archi) , di qualunque forma. Il sistema di base, quello che io utilizzo di più, per questi tipi di lavoro, consiste nella costruzione a segmenti giuntati lungovena. Solo occasionalmente possono convenire altri metodi, come ad esempio la costruzione stratificata di fogli. Tutt’altro che scontato, l’assemblaggio a pettine richiede una certa conoscenza dei tantissimi tipi di utensili disponibili (ognuno dei quali ha una ben precisa ragion d’essere), e una buona dotazione di essi, per poter scegliere, caso per caso, la giunzione più adatta.

Tecniche particolari  : molte situazioni richiedono l’utilizzo di tecniche manuali, come l’intaglio e l’intarsio, o un insieme di tecniche. Le gallerie delle mie “lavorazioni speciali” ne documentano alcuni esempi.

Verniciature :  le lavorazioni a disegno sono solitamente consegnate al grezzo ; gli oggetti che  porto a finitura, invece, vengono verniciati per lo più a mano, con gommalacca o vernici preparate con resine naturali in alcool, come quelle ancora oggi in uso nella liuteria e nel restauro dei mobili.

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